Lacrime

Ho vagato cercando una foto che rendesse almeno una pallida idea di quello che ho provato.
Non l’ho trovata…
Ho rinnovato le lacrime e l’angoscia ed il terrore che provai in quel giorno in cui l’orrore mirò in alto…ancora…quando lo vidi pensai ad un film…abituati ad immagini così vere che però ormai non ci toccano più.Invece era vero.Un angoscia senza fine nel vedere quelle mani che sventolavano fazzoletti dalle finestre, un dolore pazzesco guardare qualcuno morire e non potere fare nulla.Ieri l’angoscia s’è rinnovata sentendo le voci di chi sentiva la morte arrivare e chiedeva aiuto e diceva che non voleva morire.Non m’associo alla politica di chi usa queste cose per rinnovare azioni ahimè anche loro fonte di dolore ad innocenti..non m’associo a bandiere nè mi metto all’ombra di alleati comodi.
Mi sono sentita semplicemente una di loro…ho sventolato il mio fazzoletto…ho guardato il mondo da lassù…con la vita che continuava ignara…ho sentito che era l’ultimo momento..ho pensato a chi amo…ho paura..non voglio morire..aiutatemi.Ho visto crollare macerie…ho visto i miei colleghi morire…li sento urlare..li vedo gettarsi.
Non tornerò più a casa..mai più.
Vorrei che questa angoscia fosse il giudizio più terribile e che potesse colpire solo chi l’ha causata senza seminare odio assurdo nè ideologie non ancora sopite ma alimentate dalla nostra inerzia.
In questo mi sento  una bambina scandalizzata..e qualcuno disse di non scandalizzare i bambini..perchè sarebbero stati puniti.
Non ho fede nella giustizia umana nè così tanta certezza di quella divina.
Ma desidero..come donna..stare accanto a tutti coloro che hanno avuto persone care là dentro..a quelli che hanno sentito la mia stessa angoscia..a quelli che ne hanno avuto schifo di quegli atti che si sono poi disseminati nel mondo…o che non erano mai finiti.
Non ha colore il mio dolore..nè nazionalità..
Volgo un pensiero ai bimbi di Beslan..con loro è morto un poco del mio cuore..ai bimbi palestinesi..a quelli israeliani..a quelli iracheni..ai libanesi..agli iugoslavi..agli iraniani..a tutti i bambini del mondo..ai loro genitori..a chi è stato loro vicino…a chi è portatore di pace nel suo piccolo e nel mondo..a chi porta amore e non odio.
Vorrei che la gente schifata si levasse in un unico urlo d’indignazione
e che questo sogno non mi sembrasse nemmeno per un attimo
una utopia…
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