I grillini d’agosto

I grillini d’agosto :

Il carroccio passava
e quell’uomo gridava “fregàti”
Al 28 del mese i loro giochi erano già finiti.
Io pensavo all’Italia
E rivedevo i suoi tanti detriti.
Gli italiani mangioni
Ci si erano solo arricchiti.

Tutti gli altri, coglioni,
S’erano tutti incattiviti
Io restavo a guardarli
Vergognandomi di somigliargli.
Poi sconfitta tornavo a votare
Lamentando gli stessi ritardi
E la notte nel letto
Mi dicevo
“Dovrei ribellarmi”

Che Stato è,
Che mondo è
Questo è il posto
Che dovrei lasciare a te?
Le speranze
Come vedi
Non brillano più
Scende una lacrima
Povera Patria
di cieli immensi
Gente di cuore
E poi colore,
amore e terra
anche per te.
Un lavoro
Una famiglia
e così via
In pensione e con chi cura la tua malinconia.
L’amarezza
Trova spazio
Dentro me
Ma la voglia di qualcosa di meglio
È più forte di me.

(MaryCris63)

Foto web

Canzone originale Battisti 😊

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